Sembra che per la prima volta il voto di portare Sant’Efisio in processione non potrà essere sciolto. Al di là del pericolo, il cocchio non riuscirebbe ad avanzare tra le macerie.
La mattina del primo maggio del ’43, un camioncino verde si ferma davanti alla chiesa di Sant’Efisio. A bordo ci sono Giovanni Vargiu, l’autista, e Puppo Gorini, un ragazzo di 17 anni. Caricano la statua sul camion. Pian piano una piccola folla di donne in nero, vecchi e militari, in un silenzio spettrale, s’accoda al camioncino lungo le vie della città distrutta.