TESTIMONI > Temi > La fuga dalla città

Dopo i bombardamenti di domenica 28 febbraio, la maggior parte delle persone scappa da Cagliari. Uno dei pochi treni in partenza viene preso d’assalto, i bimbi infilati dentro dai finestrini. Alcuni riescono a partire su un camion, su un’autovettura, con un carretto trainato da un cavallo o a piedi, con borsoni, valigie, carriole con dentro le poche cose che sperano di salvare. Quasi nessuno sa se troverà accoglienza e dove, ma l’importante è scappare da Cagliari…

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Alla stazione, una bolgia infernale

Adriana Perisi
(Cagliari, 20 novembre 1935 )
Residenza nel 1943: Via E. d'Arborea
Casa danneggiata, tetto sfondato

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Una valigia molto pesante

Maria Rita Melis
(Cagliari, 15 maggio 1932 )
Residenza nel 1943: Via Canelles, 66
Casa lesionata

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Con le scarpe grandi di mia sorella sembravo Minnie!

Luciana Muscas
(Cagliari, 27 agosto 1929 deceduta)
Residenza nel 1943: Via Eleonora d'Arborea, 13
Casa distrutta

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La carriola

Paolo Caddeo
(Cagliari, 13 giugno 1924 deceduto)
Residenza nel 1943: Via San Lucifero, 8
Casa danneggiata, casa di fronte distrutta

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Io vi porto, però niente valigie, nulla!

Flavia Cocco Ortu
(Cagliari, 20 agosto 1922 deceduta)
Residenza nel 1943: Via Trento, 39
Casa salvata