TESTIMONI > Temi > Lo sfollamento

Prima della guerra molti cagliaritani guardavano gli abitanti dei paesi della Sardegna con un atteggiamento di superiorità. Ma dopo la fuga dalla città bombardata, la vita de is casteddaius dipende dal grado di generosità de is biddunculus a cui chiedono ospitalità.
Per alcuni è la nascita di amicizie che dureranno tutta la vita. Per altri sono periodi di sofferenza e fame costretti a barattare lenzuola, ori e terreni per avere un po’ di latte o un pezzo di pane…

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Alla mensa per i figli degli sfollati

Ugo Galassi
(Cagliari, 17 gennaio 1932 )
Residenza nel 1943: Via Sassari, 8
Casa danneggiata, appartamenti ultimi piani distrutti

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I mandorli in fiore

Giovanna Crespellani
(Cagliari, 12 luglio 1923 deceduta)
Residenza nel 1943: Via Macomer, 26
Casa distrutta

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Mamma, mica si lavano come noi… beate!

Adriana Perisi
(Cagliari, 20 novembre 1935 )
Residenza nel 1943: Via E. d'Arborea
Casa danneggiata, tetto sfondato

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Su un camion che non aveva meta

Guido Costa
(Cagliari, 12 luglio 1937 deceduto)
Residenza nel 1943: Via Garibaldi, 111
Casa completamente lesionata, tutte le case adiacenti distrutte

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Nella cassetta delle poste

Amalia Bene
(Cagliari, 9 aprile 1937 deceduta)
Residenza nel 1943: Via Sant'Eulalia, 18
Casa con gravi lesioni